Spiritualità, ricerca interiore, illuminazione: sono tutti temi appassionanti e coinvolgenti. Hal Stone racconta qui la sua esperienza di vita. Questo articolo è stato scritto nel 2006, ma a mio avviso resta estremamente attuale.
Ho iniziato la mia analisi junghiana nel 1949, a 22 anni. Il mio processo onirico fiorì immediatamente, e mi ha accompagnato fino ad ora. Anche se così giovane, fui presto consapevole che un’altra realtà viveva dentro di me: cominciai a sperimentare l’Intelligenza che vive nell’inconscio e che si manifesta in molti modi nelle nostre vite….
Per me il canale privilegiato per sperimentare l’”Altra Realtà” sono stati i sogni, e questo processo è diventato sempre più profondo. Molto presto durante la mia analisi, forse entro il primo anno, ebbi un sogno memorabile. Nel sogno entravo in una piccola stanza che era colma degli antichi testi di tutte le tradizioni spirituali; i libri erano scritti in tutte le lingue, ma io notai in particolare una serie di dodici volumi scritti in ebraico, che trattavano le antiche verità spirituali. Una voce mi disse che tutta la conoscenza di questi libri mi sarebbe stata accessibile all’età di 56 anni.
Il sogno ebbe un grande impatto su di me e, insieme ad altre successive esperienze, mi condusse sempre più profondamente nell’esplorazione del mondo della realtà spirituale. Gli anni passarono, e io mi immersi negli studi junghiani e in quelli spirituali, in generale. Meditavo e pregavo, avevo sete di Dio, tentavo di andare sempre più velocemente verso l’illuminazione. Leggevo le autobiografie dei Maestri spirituali di tutte le tradizioni, e mi impegnavo con sempre maggior accanimento per raggiungere questo scopo – a detrimento, posso aggiungere, di una relazione più consapevole con la mia famiglia. La mia connessione primaria era verso lo Spirito e io ero molto meno disponibile verso le persone importanti della mia vita.
Gli anni passarono. Nel 1961 divenni analista, poi abbandonai il mondo junghiano all’inizio degli anni ’70. Fu allora che cominciai a sperimentare una varietà di metodi e terapie, cominciando ad apprezzare questi approcci diversi e ad utilizzarli nella mia pratica clinica. Stava iniziando un nuovo mondo, per me.
L’incontro con Sidra
Sempre all’inizio degli anni ’70 incontrai Sidra, e insieme cominciammo ad esplorare questi nuovi mondi, e da tutto questo si sviluppò il nostro lavoro con il Voice Dialogue. Il mio cambiamento era evidente, e essere con Sidra lo catalizzò ulteriormente. Sidra apparteneva a questo mondo, io l’amavo e accettai la sfida di integrare quello che lei mi portava; nel mio intimo, tuttavia, stavo ancora aspettando l’illuminazione, stavo ancora dando la caccia a Dio in molti modi – ed ero ancora abitato da questa intenzione alla vigilia del mio 56-esimo compleanno, nel 1983. Poco dopo consultai un amico astrologo, il quale mi disse che, entro quell’anno, avrei vissuto un’esperienza molto grande, un enorme cambiamento. Era tutto quello che volevo sentirmi dire: l’oracolo aveva parlato ed ero quindi prossimo all’esperienza di illuminazione – diventare uno con Dio.
A quel tempo Sidra ed io avevamo già iniziato ad insegnare negli Stati Uniti e nel resto del mondo, e organizzammo un viaggio in Israele per la fine di quell’anno – poiché il mio compleanno è in dicembre, questo significava che avremmo completato il nostro lavoro là poche settimane prima del mio 57-esimo compleanno. A quell’epoca stavamo tentando di insegnare il Voice Dialogue in Israele, in particolare di creare un training tra Arabi e Israeliani, per vedere se questo poteva aiutare in una situazione che era già difficilissima e che sembrava destinata a deteriorarsi ulteriormente. Il compito era difficile, noi vi ci dedicammo con molta energia ma con poco successo.
Per continuare la mia storia, si era nel 1984, alla fine del mio 56-esimo anno; avevamo terminato il nostro insegnamento e avevamo del tempo per noi. Per me tuttavia era come se il tempo stesse per scadere… so che quello che sto per condividere con voi potrebbe risuonare un po’ folle, ma in verità la ricerca di Dio spesso ci fa fare strane cose. Sentivo che se l’esperienza preconizzata doveva avvenire, avrebbe dovuto accadere in Israele, dove veramente avevamo cercato di fare un lavoro significativo. L’ultimo giorno eravamo nella città di Svatt, e saremmo dovuti partire il mattino dopo per tornare negli Stati Uniti. Sentivo che, una volta ripartiti, saremmo stati vicini al nuovo Anno e al mio compleanno; ero deluso che il mio viaggio verso l’illuminazione fosse così a rischio di deragliare, e forse per sempre!
Finalmente ho capito!
L’ultima notte la trascorremmo in un grazioso, vecchio hotel, guardando il cadere della sera sulla quieta vallata sottostante. Sidra era stanca, e andò a letto presto. Io me ne stavo in piedi, all’estremità del porticato dell’albergo, guardando la notte, osservando le luci della vallata e le colline del Libano in lontananza. Continuavo a sperare che la mia illuminazione sarebbe arrivata in quella sera fatale.
Il tempo sembrava passare rapidamente – penso di essere entrato in uno stato alterato di coscienza… erano le 10 di sera, poi le 11, poi mezzanotte… ero sempre sveglio… ora era l’una di notte… poi le due… poi le due e mezza. Guardai ancora nella notte e improvvisamente cominciai a ridere. Risi e risi, tanto che Sidra spuntò dalla stanza e mi chiese cosa stava accadendo. Quando mi fu vicina io stavo ancora ridendo e le dissi: “Mia cara – lo so. Finalmente ho capito. Il momento è questo, proprio ora, il momento è questo!”.
In quei pochi istanti ebbi un cambiamento così importante nella mia vita, davvero come fossi rinato. E tuttavia era così leggero e divertente. Come potevo non averlo visto?
In quei momenti mi resi conto che se io cammino e appoggio il mio piede davanti a me, là dove tocco la terra è la mia nuova realtà. Sono presente in quel momento – fino a che non passo al momento successivo. Vidi che il mio cammino era molto diverso da quello che Hal aveva avuto fino a un minuto prima. Non stavo più dando la caccia a Dio. Stavo imparando come essere presente nella vita. Mi arrendevo a Dio, come tutti dobbiamo fare –che lo sappiamo o no, che ci piaccia oppure no. Ma arrendersi è molto diverso dal dare la caccia all’Illuminazione.
Il cambiamento che avvenne in me quella notte mi aprì un nuovo livello di esplorazione e di gioia, nel semplice atto del vivere. Avevo sempre pensato che, per potermi muovere più profondamente nei regni spirituali, avrei dovuto lasciar perdere ciò che riguardava la mia persona; ora il futuro cominciava ad apparirmi molto diverso!
Sono costantemente sorpreso da come il processo dell’invecchiamento è avvenuto, nella mia vita: prima di questa esperienza la mia fantasia era che, diventando più anziano, sarei diventato anche più saggio, più profondo, più introverso e sempre portato a guardarmi dentro, per prepararmi alla morte. Invece mi ritrovo, oggi, sempre più coinvolto nella relazione, più connesso alla vita e ai sentimenti di quanto lo sia mai stato. Piango così facilmente, ora, che potreste pensare che qualcuno ha costruito una conduttura per le lacrime, da qualche parte dentro di me. Sidra le chiama “le lacrime del cuore”, diverse da quelle della pena e della sofferenza – e lo sono davvero, diverse!
Non passa mese senza che io abbia un qualche nuovo insight dentro di me, che ha a che fare con la mia psiche personale; in altri momenti tutto ciò si intreccia con le esperienze di altri, principalmente attraverso i miei sogni, o quelli di Sidra, o dal nostro lavoro insieme, dove l’Intelligenza dell’inconscio mi pervade con le sue immagini e la sua saggezza.
Un cammino psico-spirituale
Tanti anni fa,dunque, io mi sono mosso da un cammino spirituale ad uno psico-spirituale, e queste parole riassumono quello che per me è il processo dell’io consapevole: è un cammino Psico-Spirituale. Dobbiamo imparare ad abbracciare gli opposti di corpo-mente: emozioni da un lato e spiritualità dall’altro. Poi, a un certo punto, non ha importanza “da che parte” sei. Non sono interessato a lasciare questa vita perché mi piace, mi diverte in così tanti modi, Sidra ed io amiamo aiutare le persone ad imparare come muoversi verso la creazione del paradiso sulla terra.
L’Illuminazione è una visione dei sé primari spirituali. E’ una meravigliosa visione, generata dalla ricerca della realtà e dell’esperienza spirituale. Io onoro questo cammino, ma non è il mio. E’ solo un lato della medaglia. In realtà vi sono molti cammini.
Se qualcuno vive un’esperienza di illuminazione, usando questa parola come viene usata in Oriente, significa forse che ha abbracciato tutti i suoi sé? Non credo. Credo invece che queste persone si sono dedicate al lavoro e alla pratica spirituale e hanno avuto la diretta esperienza del divino – della realtà cosmica – della coscienza cosmica e certamente possono aver conosciuto molti aspetti di questo enorme Mistero, possono aver sperimentato grandi cambiamenti di coscienza.
Ma: sanno come vivere in relazione? Sanno come crescere i figli naturali o quelli acquisiti? Sanno come guadagnare denaro e investirlo? Sanno quali sono i loro sé rinnegati? Sanno quando sono in una dinamica di vincolo positiva o negativa, nelle loro relazioni? Comprendono la realtà dell’energia del Drago, che è una parte di loro? Sanno che la potente, oscura energia di Gengis Kahn è una parte di loro? Ho molti dubbi che sia così.
Ricordo un mio sogno: Io ero in piedi davanti al Diavolo; avevamo combattuto l’uno contro l’altro per secoli, e ancora stavamo lottando. Improvvisamente io lo guardai, provando un’infinita tristezza; gli chiesi scusa per tutta la pena che gli avevo causato attraverso i secoli. Lui ne fu scioccato e a sua volta mi chiese scusa. Poi io cominciai a piangere, rendendomi conto che il Diavolo era mio fratello, sapevo che anche lui ne era consapevole e anche lui cominciò a piangere.
Questo sogno, questo incontro con il lato oscuro con il quale avevo lavorato per tutta la mia vita, non sarebbe stato possibile se non fossi stato benedetto dalle Energie Universali con la capacità di separarmi dal mio desiderio/direzione verso l’illuminazione attraverso la relazione con Sidra e i miei sogni. Avevo incontrato tanti sistemi d’energia che non avrei mai potuto conoscere altrimenti, e si può solo restare stupiti e divertiti davanti al potere di questa Intelligenza, una volta che cominci a farsi sentire dentro di noi!
Il cammino psico-spirituale è molto di più del cammino dell’equilibrio, molto di più del cammino del serpente. In questo cammino lavoriamo costantemente tra gli opposti e impariamo come trascorrere più tempo nel mezzo – il processo dell’ego consapevole. Saremo sempre alla ricerca di un equilibrio, mentre cerchiamo di abbracciare tutto quello che giace nella psiche umana e fuori di lei.
Sono molto grato per gli anni che ho trascorso cercando l’illuminazione perché ho imparato molto, ho sviluppato degli ottimi muscoli transpersonali, nuotando in questo Oceano… sono comunque anche consapevole di quanto poco fossi presente nel mio matrimonio, quanto poco fossi disponibile nella relazione di coppia, per i miei figli, per i miei amici e i miei clienti.
La conoscenza deriva dal sistema primario: sono gli aspetti dominanti che accumulano informazione e conoscenza. La saggezza emerge dallo sviluppo di un ego consapevole, perché è necessario saper abbracciare gli opposti. Se siete in cammino verso l’Illuminazione, ricordate sempre che questa è solo una faccia della medaglia. L’altro lato è la vita stessa in tutte le sue manifestazioni. Il nostro lavoro è quello di abbracciare lo spirituale da una parte, e la vita sulla terra dall’altra.
Questo rappresenta un grosso sforzo per tutti noi, ma ora posso dire, con una certa autorevolezza, guardando indietro al mare della vita che ci ha portato tutti qui in questo momento, che ne vale la pena, e che la ricompensa è davvero grande. Forse abbiamo bisogno di una nuova parola, che offra la stessa attrazione di Illuminazione(En-lightenment), ma che sia più equa; qualcuno ha proposto En-lifenment. Io suggerirei En-livenment. Sia l’una che l’altra onorano entrambi le dimensioni della realtà e io credo che l’Intelligenza Universale sorriderà, e forse anche riderà, davanti a questa unione di opposti.
Hal Stone, settembre 2006.
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Traduzione di Franca Errani
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