Eccoci qui! Alle soglie delle vacanze estive, di quel periodo – breve o lungo – che crea un “vuoto” (un vacuum, appunto) che può essere delizioso ma a volte anche deflagrante. La luna sul mare o il tramonto che accende la dolomia dei monti, rendendoli simili a roseti di pietra; la sabbia soffice o i sentieri erbosi, i paesini accrocchiati in cima al cocuzzolo dei monti, come se li stessero cavalcando; i musei e i ristorantini con la pergola, davanti, e più avanti ancora i mercatini e il canale illuminato; le discoteche tambureggianti o le pizziche tarantolate sull’aia… i modi di immaginare e scegliere le vacanze sono tanti, e rispondono ai nostri bisogni e sogni… nostri e dei nostri sé, o Aspetti, rinnegati o soffocati. Sono spesso loro, infatti, che fremono e non vedono l’ora di avere, almeno nel “vuoto” estivo, un qualche diritto di esistenza e di vitalità
E vivi, lo siamo spesso di più! La vitalità può essere uno dei doni delle vacanze, ed è in questo spazio psichico ampio, espanso e vibrante che a volte nascono gli amori estivi. Sono amori spesso abbaglianti, intensi e appassionati. Hanno molto a che fare con i nostri rinneghi e con come ci mostriamo, in quei momenti magici dove abbiamo a disposizione molte più parti di noi.
Porteranno a relazioni a lungo termine, questi amori estivi, oppure no? Non vi è una risposta univoca, naturalmente. Di certo ci sono delle sfide forse maggiori rispetto ad altri innamoramenti. Vediamo una storia interessante.
Saverio è un uomo d’affari molto intelligente abile e ambizioso. Ha costruito una carriera prestigiosa e sa muoversi nel mondo del business con eccellenza. Questo fa sì che la vita professionale sia la sua priorità, durante l’anno. Quando va in vacanza, tuttavia, Saverio ha la rara capacità (per businessmen come lui) di mettere da parte i pensieri del lavoro e di sapersi rilassare e divertire come pochi. E’ proprio come se chiudesse una porta e ne aprisse un’altra! In termini di aspetti interiori, questo fenomeno è facile da capire: i suoi aspetti soffocati emergono con molta potenza e prendono in mano le vacanze, sentendosi nel pieno diritto di fare di quella manciata di giorni un festino per il “loro” modo di intendere la vita! E’ con queste sue energie divertenti e divertite, rilassate e rilassanti che conosce Costanza, una giovane isolana (ché Saverio ha scelto una splendida isola – e uno splendido resort – per la sua vacanza rigenerante) che possiede una graziosa carto-libreria nel paese. Entrato per acquistare un libro sul mare, costellato di foto meravigliose, Saverio esce con gli occhi stellati degli innamorati; si è fermato a lungo, molto a lungo e ogni giorno vi è una buona scusa per entrare e fare acquisti. Libri, cartoline, oggetti. Il negozio peraltro è di grande gusto, i libri sono selezionati, gli oggetti di classe… insomma, ogni scelta di quella minuscola ma raffinata bottega rivela le qualità della giovane donna, la sua cultura, la sua classe. Costanza lavora, certo; però verso sera, chiuso il negozio, diventa un’abitudine passeggiare sulla spiaggia, prendere insieme un aperitivo, conoscersi di più. L’amore trafigge anche lei.
Le tre settimane di vacanze volano. La passione non solo non è calata, ma è diventata più profonda, magica, intensa. I due amanti si guardano come solo chi ama sa; e quando Saverio le chiede di andare a vivere con lui, e anche di sposarsi, Costanza ha solo un attimo di trasalimento ma non ha dubbi: il suo è un sì convinto e raggiante.
Occorre qualche tempo per trovare un gerente per il negozio, che Costanza non vuol chiudere: l’isola è la sua terra, ora è ancora più bella perché è il luogo dove è nato il suo amore; insieme vi torneranno ogni tanto, o lei da sola per controllare come procede l’attività – che comunque nei mesi non estivi è fortemente ridotta.
L’arrivo nella grande città è un impatto forte per la giovane donna, abituata al silenzio dell’isola, ai suoi profumi e al vasto respiro del mare, ma l’impatto più forte glielo procura, nel giro di poche settimane, il suo uomo. Che infatti lei non riconosce più. Del Saverio che ha conosciuto, non c’è più traccia! C’è ora, al suo fianco, un uomo serio, rigoroso, che non conosce pause, che usa il computer e il telefono a ogni ora del giorno e della notte, che non sa rilassarsi o ridere, che la accarezza con mani frettolose e la testa altrove. Certo, Saverio la ama, dal fondo del suo essere i sé che hanno dato il via alla passione sono ancora là, vivi e vibranti; ma lui non li sente quasi più; il suo amore è diventato mentale, tenero e sbrigativo insieme. Costanza, lei, è rimasta la stessa: riservata, capace di tempi lenti, bisognosa di momenti di meditazione, di camminate senza meta, di natura e di uno scambio profondo.
La donna non si capacita di cosa sia successo al “suo” Saverio; Saverio non si capacita delle richieste della donna – di maggiore intimità e divertimento tra loro. E’ lei a chiudere la relazione, pochi giorni prima del matrimonio. Soffre, ma non intende vivere la vita accanto a un uomo che non conosce. Lui non capisce. Le può offrire tutto e di più! La ama… Costanza ritorna alla sua isola e al suo negozio-gioiello. Lei ha una certa comprensione di quello che è accaduto, istintiva; per Saverio invece questa fine resta un mistero che lo fa soffrire.
La molteplicità psichica lo aiuterebbe a comprendere questo mistero… Tra i sé che in genere il sistema primario tende a “mettere in cantina” durante l’anno lavorativo ve ne sono molti che hanno, appunto, uno spirito vacanziero e come tali spaventano chi dentro di noi, durante i mesi restanti, decide come è bene che conduciamo la nostra vita. Il nostro aspetto rilassato, il “tipo da spiaggia”, l’energia di Afrodite, l’Amante, l’Avventuroso o altri sono lì che fremono e sognano di prendere il comando, o quanto meno condividerlo, nelle settimane estive – e spesso è proprio così che accade! E’ come se la nostra famiglia interiore improvvisamente potesse allargarsi, riaccettando parenti lontani che da tempo non si facevano vivi.
La persona molto attiva, come il nostro Saverio, con ritmi di lavoro frenetici, può sognare di stendersi su una spiaggia, davanti a un mare cangiante, con alcuni libri amati (ma finora rimasti intonsi), un aperitivo o frullato ogni tanto, ogni tanto un tuffo in acqua a bracciate lente, assaporando il fluire sulla pelle… e poi le serate a guardare il tramonto prima di un ultimo bagno…
I sé primari sono in genere tolleranti verso queste fughe estive. In fondo, si tratta di dare il permesso di libera uscita ad Aspetti interiori che, forse, aiutano la persona a rigenerarsi per poi tornare alla vita di sempre con rinnovata energia. Così han fatto i sé primari di Saverio: hanno aperto le porte al mondo soffocato, prontissimi però a richiuderli “al loro posto” al rientro in città con l’immediata ripresa del lavoro. Per Saverio, badate bene, questo shift è normale: per lui non vi è niente di strano in questo mutamento; fa parte del suo equilibrio, di come ha cioè cercato di creare un equilibrio tra due mondi difficili da abbracciare entrambi. La soluzione, finora, aveva funzionato. Costanza rappresenta un suo mondo rinnegato: la profondità, il gusto per la lentezza, un certo tipo di serena spiritualità e di fiducia nella Vita sono tutte energie che Saverio ha seppellito dentro di lui a grande profondità. L’incontro è stato deflagrante in tal senso. Costanza si è innamorata degli aspetti rinnegati di lui! Che tuttavia non hanno diritto di esistenza nella vita “normale”.
Ci sono amori nati in vacanza che riescono a superare gli scogli dei giochi tra aspetti dominanti e aspetti rinnegati, e diventano una relazione importante, anche a lungo termine…
Ma su questi esempi, vorrei che foste voi lettori a raccontarvi… che ne dite? Vorrei storie di amori estivi che sono diventati “reali” – con tutte le gioie e le complicazioni di un amore non solo estivo, ma “quattro stagioni”.
Grazie a chi vorrà intervenire raccontandoci la sua storia o lasciando i suoi commenti.
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