Il Conoscitore Psicologico è un aspetto dell’Archetipo della Conoscenza. Per conoscerlo è utile fare un’intervista al sé, con il Voice Dialogue.
Vuoi conoscere un Aspetto interiore che può essere molto utile ma anche molto … infastidente nelle tue relazioni personali? Un aspetto intelligente, acuto dal punto di vista psicologico, qualcuno che ha imparato insieme a te moltissime cose sulla personalità umana… il tuo Conoscitore psicologico!
Come nasce e si sviluppa
Il Conoscitore Psicologico comprende i meccanismi psichici e riconosce le dinamiche delle relazioni. In genere si sviluppa precocemente, per aiutarci a creare un certo “ordine” rispetto al ricco e a volte tumultuoso mondo emotivo e relazionale che ogni famiglia porta con sé. E’ un aspetto affascinato dalla conoscenza, in specie psicologica, relazionale, emozionale, e ha sicuramente una forte influenza nella scelta degli studi, degli interessi, delle letture.
Attualmente, la grande offerta di percorsi di sviluppo personale, il numero sempre maggiore di pubblicazioni sul tema della crescita interiore ha dato ulteriore nutrimento a questo sé, che fa parte dei molti aspetti legati alla Mente e alla Conoscenza. E’ quindi indispensabile riconoscerlo e saperlo gestire, perché, se da un lato può essere un grande alleato nella nostra crescita, dall’altro può crearci un sacco di problemi…
La sua presenza infonde un senso di sicurezza, perché la sua comprensione di ciò che ci accade è notevole. Il problema nasce dall’eccessiva identificazione con questo sé, che non è connesso energeticamente con gli altri: è come se “guardasse” le persone anziché “essere” con loro. E questo può scatenare molte reazioni!
Con la tecnica del Voice Dialogue è possibile far parlare “direttamente” una parte di noi stessi. Ovviamente occorre saperlo fare.
Il sé che parla qui è il Conoscitore Psicologico di Adriana
Adriana conosce già il Dialogo: all’inizio della seduta ha parlato della frustrazione riguardo alle reazioni che ottiene dal marito quando gli parla del loro rapporto o di temi relativi alla salute interiore. Il Counselor (d’ora in avanti C) si rende conto della presenza di un Conoscitore piuttosto evoluto, e chiede di poter parlare direttamente con questo Aspetto, che non tarda a manifestarsi:
Conoscitore Psicologico di A (d’ora in avanti, C.P.A-): – Puoi ben immaginare che sono io.
C: – Lo supponevo… immagino che tu abbia un’opinione ben precisa su cosa dovrebbe fare suo marito Eugenio per stare meglio.
C. P. A. (sicuro, emotivamente distaccato): – Certamente: sono anni che glielo dico. Ma il problema affonda le radici nell’infanzia, nel rapporto irrisolto con la madre. Però lui non ne vuole sapere di guardarsi dentro.
C: – Adriana invece…
C.P. A: – Doveva farlo! Io ero con lei fin da quando era bambina. A spiegarle che non doveva stare male per quello che le diceva sua madre, che era un’ipocondriaca, una depressa. Senza di me si sarebbe sentita sempre in colpa, inadeguata.
C: – Quindi l’hai protetta.
C. P. A: – Certo. Poi i seminari, le letture hanno ampliato la mia conoscenza. Sai, ci sono amiche che si rivolgono a lei, anzi a me, per capire cosa sta succedendo.
C: – Immagino che questo ti faccia piacere.
C. P. A: – Ovviamente! Io amo capire e far capire, osservare gli schemi della natura umana, trovare le risposte, comunicare.
C: – Quindi sei tu che parli, con le amiche bisognose…
C. P. A: – Sai, lei è “circondata” da amiche bisognose. Con loro le cose vanno bene. Ma lei non può chiedere molto, a loro.
C: – Ne sentiresti il bisogno?
C. P. A: – Io naturalmente no. Ma altre parti di lei vorrebbero più scambio… (comprensivo) sono parti fragili, vulnerabili. Ma quando sta con me non le sente molto.
C: – Come si sente, quando sta con te?
C. P. A: – Comprensiva. Un po’ al di sopra delle situazioni: come se le stesse osservando; esce dal suo subbuglio emotivo e trova chiarezza, aria, visione prospettica. Io “ho” le risposte.
C (colpito dalla forte energia dell’ultima frase): – E’ con questo tono che Adriana si rivolge al marito, quando lo vuole convincere a guardarsi dentro, a risolvere i suoi problemi?
C. P. A: – Certo che io parlo così. Io so. Ma capisco naturalmente quello che vuoi dire (il C. P. capisce al volo!). Devo ammettere che il mio tono potrebbe essere giudicato… come dire… supponente.
C (divertito): – Apprezzo la tua onestà. Cominci a capire perché, se sei “tu” che parli col marito, la reazione possa essere di fuga?
C. P. A: – Sai, a volte la manda letteralmente a quel paese. A me spiace, perché io sono certo che le cose che dico sono davvero utili, importanti!
C: – Ti capisco. Forse, quando comunica con lui, Adriana potrebbe essere in contatto con altre energie più intime e interessate al rapporto, magari la Bambina Sensibile o la Donna Innamorata…
C.P. A (un po’ a disagio): – Comprendo quello che vuoi dire. Però lei sarebbe più coinvolta, più fragile…
C: – Probabilmente. Però sarebbe più vicina a lui. Prendetevi un po’ di tempo per pensarci…
Come scoprire se sei identificato/a con il Conoscitore Psicologico?
1) Per prima cosa, avrai una chiara percezione di cosa succede nell’altra persona: cosa deve fare, di cosa ha bisogno… e sentirai di poterlo aiutare (oppure anche lo giudicherai molto perché non “capisce” che cosa sta facendo o dicendo!). Un altro fatto che ti può aiutare a capire è che non ti senti vulnerabile – o meglio, dentro di te tu “sai” di esserlo, ma da fuori non lo si nota per nulla! Ci vuole qualcun altro che lo dica….
2) E questo è quindi un altro modo: puoi capirlo attraverso le reazioni delle altre persone: i tuoi figli, il partner, gli amici. Se te lo dicono, non avertene a male, ma pensa che è una vera fortuna! Altrimenti non solo queste persone accumuleranno rancore internamente, ma tu non avrai modo di scoprire cosa sta realmente succedendo dentro di te.
3) Un altro segno è che non vedi il tuo contributo ai litigi o alle incomprensioni nella relazione: il Conoscitore Psicologico infatti è un esperto nella psicodinamica “dell’altro”: il “pasticcio”, la disputa non si applica a te: tu ne sei già fuori, perché già capito (e in un certo senso, è vero: il Conoscitore Psicologico è “fuori” dalla dinamica relazionale, si limita a studiarla! Solo che… è soltanto una parte di te! Questo senso di essere nel giusto si trasmette all’altro, e lo fa letteralmente impazzire.
4) Infine, avrai la sensazione di non essere reattivo/a: il Conoscitore Psicologico non è emotivamente coinvolto, è più razionale, ti fa sentire le cose chiaramente – sono gli altri ad essere instabili… è lui, è lei che esagera, strilla, reclama… tu ti senti bene, almeno relativamente bene perché pensi che non stai contribuendo al caos generale, anzi sai come è difficile per “loro”.…
Come puoi riconoscere il tuo Conoscitore Psicologico attraverso le reazioni degli altri.
Ci sono 3 modi principali con cui gli altri reagiscono:
a) diventano “Figli” del tuo Conoscitore Psicologico: Buoni Studenti, Buoni Clienti in terapia, Buoni Allievi ai corsi, Buoni figli in generale, nella vita di famiglia. Tale è la natura di questo Archetipo: le persone che conoscono molto hanno molto da trasmettere e il primo modo con cui gli altri reagiscono è diventandone Figli-desiderosi-di-conoscere. E’ importante che tu comincia a discriminare perché, se si rimane a lungo in questo tipo di dinamica relazionale, poi arriva…
b) la parte opposta: gli altri diventano “Ribelli”. Il tuo Conoscitore Psicologico può dire cose meravigliose e vere, con ottime intenzioni, ma l’altro non vuol sentire, perché dalla parte ribelle si vede solo il negativo: “odio quando mi parli così!”. Il tuo partner, tuo figlio/a, la tua amica può non reagire apertamente, ma restare in un silenzio carico di sopportazione o guardare con uno sguardo che dice “Oh no, per piacere non questo ancora!”.
c) Il terzo modo è: sparire! A livello inconscio, la persona percepisce che non sta parlando con un vero essere umano, ma con una parte, per quanto importante, ma che sta “tagliando via” la connessione in generale. In questo caso il Conoscitore Psicologico non capisce cosa è successo e può essere molto triste – e renderti molto triste.
La solitudine del Conoscitore Psicologico
Il “posto” del Conoscitore Psicologico è un luogo di solitudine: infatti questo sé – e l’Archetipo dietro di lui – non è nutrito a livello energetico e la persona sente un senso di vuoto… tuttavia non sa cosa sta succedendo. Se conosci questa sensazione, ora sai a che cosa potrebbe appartenere. Quindi ora è il momento di capire meglio che cosa il Conoscitore sta proteggendo. Infatti, al di sotto di questa energia un po’ fredda e impersonale, c’è una vulnerabilità non accudita. Un sentimento di abbandono o di umiliazione, di distacco o invasione, di vergogna o di incapacità e inadeguatezza… quanto più essa cresce, tanto più il Conoscitore Psicologico cerca di comunicare nel solo modo che conosce, ottenendo però solo un senso di solitudine (pensa ad Adriana: le sue amiche sono presenti solo per ricevere consigli, il marito sfugge e sbuffa…).
Voglio infine ricordarti che nessun sé è negativo o positivo: il Conoscitore Psicologico è davvero alla base del nostro desiderio di conoscenza e della nostra crescita: sta a noi comprenderlo e gestirlo consapevolmente in modo da utilizzare al meglio i suoi doni.
Buon Cammino! (Con il tuo Conoscitore… a braccetto, ma non “ al posto” tuo! 🙂
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Franca Errani
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