Il respiro del potere personale

da | Set 26, 2018 | In primo piano, Blog | 0 commenti

Perché “respiro”? In che modi “respira” il potere personale? Posso imparare?

Il potere personale è una cosa bellissima. E’ il “potere di”: di creare, osare, diventare chi si vuole essere, incidere sulla propria realtà. Questo tipo di potere è un’energia vitale espansiva che sa esprimersi nel mondo, sa organizzare gli elementi della realtà per andare nella direzione desiderata, ha la volontà, la capacità di focalizzazione, la determinazione che ci permettono di arrivare a completare il nostro progetto – di qualsiasi cosa si tratti. Ha fiducia e sa coltivare un’immagine costruttiva di noi stessi. 

E’ come un’onda, e allenarsi a “surfarla” sostiene e aumenta le qualità che ho elencato. Queste qualità si manifestano nel mondo e ci aiutano a diventare chi “siamo destinati a essere” come dice Jung. 

Arrivare al compimento…

Allora, eccoti arrivato al compimento del tuo progetto! Hai ottenuto un avanzamento di carriera, un diploma; hai creato una festa bellissima; hai scritto un progetto, un testo e ora puoi scrivere “fine” all’ultima pagina; hai partecipato a una corsa o una gara di nuoto; hai …. beh, aggiungi qui quello che hai appena raggiunto. 

Ringrazia il tuo potere personale per questo traguardo (certo, ci sono anche gli altri: amici, insegnanti, mentori, collaboratori e così via. Ma in questo momento mi sto concentrando sul “movimento interiore”, quello che ho chiamato il “respiro” del potere personale).

Cosa accade ora? Lo svuotamento…

Ora, è possibile che tu solo nella tua stanza, ti senta svuotato; forse hai voglia di piangere, ti senti estremamente vulnerabile. Ma come? Ma è andato tutto bene! Che cosa sta succedendo?

Per molte persone questo momento è scomodo perché la nostra società “spinge” sul tema del potere in modo unilaterale. Come dalla cresta dell’onda a un certo punto si scende a valle e poi ci si ritrova sulla riva, allo stesso modo quando il centro del potere personale ha raggiunto il massimo della sua espansione, la sua energia rifluisce – più o meno lentamente – verso il suo polo opposto e complementare: la vulnerabilità. Sono due facce della stessa medaglia (per chi conosce il mondo dello yoga o altre discipline orientali, il centro del potere/vulnerabilità “abita” il nostro terzo chakra). 

Specie se sei un uomo, potresti quasi vedere in questo momento di “valle” una debolezza, una prova che non sei “veramente” così bravo come hai recentemente dimostrato. Ma oggi questo vale anche per le donne che si sono lanciate nel mondo del lavoro attraverso il loro aspetto maschile. 

La saggezza del respiro del potere

Come è bello invece potersi affidare alla saggezza di questo respiro! Tanto esaltante la fase espansiva, quanto delicata e intima quella successiva. Non possiamo vivere sempre e solo inspirando l’aria, giusto? Il respiro è fatto di entrambe le fasi, inspirazione ed espirazione. 

E il respiro del centro del potere è fatto, appunto, di espansione potente e di “ritiro” delicato e vulnerabile. Sentimenti di tristezza possono emergere. Perché no? Accettarli non vuol dire “perdere” il contatto con il potere personale, anzi! E’ da questa fase ricettiva che possiamo riemergere con l’energia rinnovata e pronta a nuove “intraprese”. 

Basta burn-out!

Purtroppo la cultura occidentale e la visione prestativa in quasi ogni campo della nostra vita non permette un respiro efficace del centro del potere. Il momento della sensibilità viene mal interpretato come fragilità.

Quindi… si chiamano esperti per “motivarci” – subito, presto, via, via un nuovo obiettivo è là, un nuovo contratto, un nuovo volo, un nuovo progetto, un nuovo obiettivo. 

Non stupiamoci poi del burn-out che esplode.

Allora, caro amico, cara amica che mi leggi: se ti senti vulnerabile e fragile dopo un successo è ok. Sei ok! Vivi questo respiro senza opporre resistenza e vedrai che ne sarai fuori prima di quanto immagini – mentre, se resisti, potrai per qualche volta andare avanti “senza respirare” ma poi il conto da pagare sarà più salato. 

Goditi la fragilità della natura umana, dopo aver goduto dell’esperienza del tuo potere. Ringrazia entrambi: non puoi avere l’uno senza l’altro. E’ questo respiro che ti rende umano e rende il tuo potere bellissimo. Ogni altro tipo di potere diventa una prigione – o un più o meno piccolo-grande mostro. 

Cammina lungo il viale della Vita ascoltando questo respiro e scoprirai molte cose interessanti! 

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Grazie, inoltre, per i tuoi commenti.

Franca Errani

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