Resisto, resilio…anzi: divento antifragile!

Resisto, resilio…anzi: divento antifragile!

Che stai facendo?

Resisto. Non senti com’è forte e freddo il vento?

Lo sento sì, vorrei proprio poter scappare a casa…

Ma non si può. Lo sai. La casa è lontana. Siamo qui. Resisti insieme a me, quando il vento calerà, sarà piacevole tornare a casa e accendere un bel fuoco nel caminetto. Non lasciamoci destabilizzare.

Che stai facendo?

Non lo vedi? Saltello. Danzo con il vento. Oddio, magari tra un poco dovrò trovare un riparo o farmi venire una qualche bella idea…

Non mi sembri preoccupato.

Non lo sono. So che questa cosa finirà, e che nel frattempo io avrò imparato qualcosa di utile.

Stai imparando, adesso, qui, in mezzo alla tempesta?!

Senti, tanto la dobbiamo attraversare. Inutile opporsi. Vedi quei mulinelli? Sono geniali. Al centro del mulinello c’è una zona di quiete.

Tu mi sembri un poco strano, sai?

Io re-silio, re-silio, torno su, mi fletto e poi torno su.

Tuo fratello maggiore è là che resiste, piegato contro il vento, sembra la statua di un titano…

Bravo lui. Io faccio meno fatica, non dico che non sia scomodo… ma se mi godo questo evento – che tanto debbo attraversare – dopo starò meglio, non ti pare?

Usciremo insieme dalla tempesta, facendoci portare da un mulinello di vento, dritti dritti fino a casa…

Che stai facendo?

Uh! Gioco col vento. Sto inventando un nuovo mulino a vento, tanto per dirti quante idee mi si muovono dentro.

Non sei spaventato? Infreddolito?

Certo che sì! Sono anche spaventato, ma ancora di più sono incuriosito, quello che sta capitando qui, a me, a te, a noi, sono sicuro che ci cambierà! Saremo diversi, che lo vogliamo o no… tanto vale immaginare, giocare col vento, anche a rischio di farsi un po’ male… ma ne usciremo cambiati, sai?

Di questo sono sicura anch’io. Ne usciremo cambiati.

Allora, che senso ha resistere? Tentare di fermare qualcosa che è più grande di te, di noi? Tanto vale che cavalchi quest’onda di vento, che cerchi di intravvedere i panorami diversi che avremo davanti, quando la tempesta si sarà placata.

Non temi i danni che la tempesta può creare?

Preferisco pensare a come rimediare ai danni, se permetti. O meglio, quando li avrò visti, mi rimboccherò le maniche e di sicuro saprò creare qualcosa di migliore.

Non sei un poco, come dire, presuntuoso?

No, mia cara, sono semplicemente antifragile…

Nel mio sentire i tre livelli di resistenza, resilienza e antifragilità sono come tre fratelli, tutti figli della stessa coppia – Danno e Incertezza – ma sono nati in tempi diversi.

Resisto è il primo, ed è figlio di un pensiero monolitico: l’Io è una struttura che si deve conservare, la personalità non deve avere grosse deviazioni nel corso del tempo, sapersi mostrare forti, coerenti, affidabili è un valore da non perdere mai. E Resistere è un valore. Il bisogno di questo figlio maggiore è che, poi, tutto torni più o meno come prima. Sono stato capace di resistere, ora mi merito il calore del caminetto e la ripresa della mia vita nei binari di prima – che con la mia eroica resistenza ho cercato di mantenere tali e quali.

Resilio arriva dopo; è fiero del suo nome che proviene dal nobile mondo dei metalli, e rispecchia la loro capacità di assorbire i colpi, senza tuttavia spezzarsi. Certo, l’ammaccatura si sente, eccome, ma la resilienza ci insegna delle nobilissime capacità: saper “tornare a saltare”, ritrovare la gioia di vivere anche dopo gli eventi traumatici. A differenza del fratello tuttavia, Resilio impara molto di più da un evento difficile: è disposto al cambiamento, è figlio del pensiero della seconda metà del Novecento, che vede l’Io come una struttura molteplice, capace di adattarsi, di inventarsi nuove risorse. La flessibilità, che per Resisto è una parolaccia, per Resilio è una bella qualità. Sa anche ridere, Resilio, mentre Resisto… prende tutto esageratamente sul serio!

Il nuovo fratello, Antifragile, nasce ancora dopo e ha proprio un padre preciso, almeno c’è un nome specifico in riferimento a lui: il libanese Taleb Nassib, che nei suoi libri ne parla diffusamente e lo lancia nel mondo dell’economia ma non solo. La notorietà di Antifragile cresce rapidamente e il terzo fratello surclassa gli altri due in notorietà e simpatia (dei mercati e non solo).

Anche Antifragile è figlio di un’epoca precisa: quella delle grandi crisi economiche che stanno muovendo il mondo alla rapidità della folgore, portando occasioni stratosferiche e disastri inenarrabili in tutto il pianeta. Ci vuole qualcosa di forte! E Antifragile lo è, a modo suo! Nel modo nuovo che questi nuovi mondi richiedono.

Mentre Resilio dalla metallurgia muove nel mondo psicologico, dove si trova bene assai per diverso tempo, Antifragile compie un altro percorso: dall’economia si muove rapidissimo verso tutti gli altri ambiti dell’umana esistenza – sociologia, psicologia ecc.

A Resilio, tuttavia, succede una disgrazia, nel corso del tempo: le sue qualità, che sono straordinarie in campo psicologico, vengono scippate dal mondo economico. Eh sì: resiliente è la persona che sa adattarsi, che si flette, accettando per esempio lavori meno pagati, qualifiche meno importanti… Ma tu sei resilieeeeente, si esalta in coro la società della gig-economy, che è stata capace di far credere a giovani alle prime armi (o ad anzianotti decaduti nel caos economico di questo tempo) che comperarsi un furgoncino o una motoretta significa diventare “imprenditore di se stesso” – dalle sfavillanti possibilità di carriera, se solo sa essere… resiliente.

Resilio è furente: non è questo il suo intento! Non è questa la sua funzione! Scippare una parola da un mondo all’altro significa alterarla profondamente. Se nel mondo psicologico e dello sviluppo individuale Resilio è un alleato da onorare, quando viene traghettato nel mondo economico Resilio si ritrova spesso a diventare, contro la sua volontà, un servitore dei padroni.

Per consolarsi, Resilio legge Il Libro di Alice, la piccola Alice Sturiale, legge Cielo, che lei ha scritto a 11 anni, un anno prima di Andarsene:

Dentro di te 
abita il vento. 
Dentro di te 
abitano i sogni. 
E tu sei così grande 
che anche le nuvole 
si perdono 
e gli uomini 
non vi possono nemmeno entrare.

Non so a voi, ma a me piacciono tutti e tre, questi fratelli, figli di epoche diverse e bisogni diversi, di diversi punti di vista sulla realtà e di conseguenza di diversi valori. Giocare, come molti fanno oggi, a svalutarne alcuni a favore di altri non ci aiuta – che l’animo umano è abbastanza ampio da contenere il vento, i sogni, e per fino le nuvole vi si perdono dentro.

 

Da leggere, eventualmente:

Rick e Forrest Hanson, La forza della resilienza, Giunti Editore 2018

Cyrulnik B., Malaguti E., (a cura di), Costruire la Resilienza, Erickson 2005

Nassim Taleb, Antifragile, Il Viaggiatore  2013

Errani F., Il Caleidoscopio interiore, Edizioni Sì 2010

Sturiale A., Il libro di Alice, Rizzoli 1997

 

FRANCA ERRANI, laureata in Fisica,  ha creato la prima scuola italiana di counseling indirizzo Voice Dialogue modello InnerTeam.  Ha inserito una dimensione di esperienza corporea attraverso l’ascolto e la danza, il BodyMindDialogue. Ha insegnato in corsi universitari e aziendali, come il Master in Counseling relazionale presso l’Università di Siena.

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