Alle Terme: la vendetta della Nonna!
di Franca Errani
Questa storia è molto carina, mi è accaduta recentemente e mi fa sorridere quando mi torna in mente. Condividerla con voi è un piacere aggiunto.
Dunque, un mesetto fa con mio marito Giovanni abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno alle Terme, prima di riprendere la nostra attività. Ho pensato mi fosse utile fare un po’ di fanghi quindi sono andata dal mio medico per farmi fare l’impegnativa. Partiti in una bella giornata di sole, siamo felicemente arrivati nel luogo prescelto. Mi sono informata in albergo e mi hanno suggerito di andare subito all’accettazione delle Terme per regolare la mia posizione. Così ho fatto.
All’accettazione mi ha accolto un bel ragazzo dal profilo romano e gli occhi etruschi, educato e sorridente. Gli porgo l’impegnativa e lui mi chiede anche il tesserino sanitario. Giustamente. In un lampo, mi rendo conto che non l’ho preso con me! Glielo comunico, dicendo che sarebbe stata mia cura, appena rientrata a casa, mandargliene la scannerizzazione via mail. Lui mi dice che non si può fare, che la pratica va attivata via computer con un programma che non ammette deroghe. Insomma, i miei fanghi me li posso scordare. Io cerco di capire … la mia soluzione mi sembrava così semplice! Lui si agita, dice che in effetti le soluzioni semplici esistono ma non fanno parte della burocrazia. L’amministrazione è chiara. Poi si ferma a pensare, “Non voglio mandarla via”, mi dice. “Aspetti un momento”.
Il momento diventa lungo, ma tanto io non ho nulla da fare, se non guardarmi attorno, fare due passi nel giardinetto dove gorgogliano alcune fontanelle con l’acqua calda termale da bere, godermi il sole tiepido e il cinguettio degli uccellini tra i rami.
Ritorno all’ufficio dopo il tempo concordato, e lui è lì che ancora telefona e smanetta con il computer. Sono presa da tenerezza e gli dico, “Guardi che se la devo mettere nei guai ci rinuncio, ai fanghi… vorrà dire che userò solo la piscina”… Lui alza i suoi begli occhi liquidi e scuri, dove passa un lampo di risoluta determinazione: “Ah no! Sa che la mia nonna, diversi anni fa, fu mandata via dalle Terme di… , per la stessa ragione?!”. Sorrido. Nella sua voce intensa vibra ancora l’indignazione per questo sopruso alla sua Nonna.
Il giovane aggiunge, con tono più razionale: “E poi, oggi non c’è mica la ressa di una volta. Perdere un cliente è irragionevole, se si trova il modo di bypassare tutta sta burocrazia. Mi raccomando, mi giura che mi manda il documento appena rientra?”. “Certamente” dico “non voglio assolutamente metterla nei guai!”. Si alza di nuovo con uno scatto elegante: “Ora vado a completare la pratica. Mi aspetti qui”.
Ora, mentre aspetto, mi godo questa situazione. So bene che le motivazioni razionali aggiunte subito dopo sono sensate, ma la vera benzina, il vero calore sono là, nelle radici emotive di questo giovane che ha visto la sua amata Nonna venir scacciata per uno stupido tesserino, che avrebbe senz’altro fatto avere successivamente! Chissà, mi chiedo, se questa Nonna amata è ancora viva… certo sarebbe molto anziana… forse ora alle Terme non va più.
E vedo nella mia fantasia queste due Parti, quella antica emotiva e quella più moderna e razionale, che in questo caso cooperano, sia pure per ragioni diverse, nel mondo interiore di questo mio giovane amico, per far entrare la… “vice-nonna” e finalmente ottenere giustizia. Non è mai troppo tardi per Vendicare la Nonna!
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