Vuoi conoscere a fondo la sensualità dell’enunciato di Archimede? Vuoi comprenderne l’essenza? Sperimenta con la visualizzazione offerta in questo testo!
Cosa? Qual è l’enunciato di Archimede? E cosa mai c’entra con l’amore? con la sensualità? Ma tu sei matta! Vabbè, ormai ti conosco e adesso voglio stupirti e te lo dico: Ogni corpo immerso in un fluido…
Perché mi hai fermato? E’ giusto, no?
Come dovrei dirtelo? Più lentamente e a occhi chiusi? Immaginandomi, per giunta, immersa in un liquido? In piscina per esempio? E sentendo che sono immersa con tutti i sensi? Ok, ho fiducia in te e quindi ricomincio…
Allora… ogni corpo …. ah…. immerso…. mmmmh…. che delizia… galleggio in effetti… la temperatura dell’acqua è deliziosa… allora il corpo immerso nell’acqua… vabbè potrebbe essere un altro fluido ma l’acqua è perfetta…. è un’acqua deliziosa…. chissà se anche Archimede provava ‘ste sensazioni qui, mentre era immerso nella vasca… che forse era grande… che dici? magari di marmo…. magari c’erano le ancelle che aggiungevano acqua calda con belle brocche di rame… ok, no, non mi distraggo… galleggio nell’enunciato…
Mh… ma vissuto così l’enunciato di Archimede sta diventando…. una meraviglia…
Allora… sono immersa nell’acqua e il mio corpo riceve una spinta… ehi, una spinta verticale dal basso verso l’alto… è una delizia questa spinta, le immagini che mi sono venute in mente sono quelle di un delizioso sostegno a cui affidarmi è voluttuoso…
Ok ok torno all’enunciato, la spinta è uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato…. oh lo sento, lo immagino questo volume d’acqua che graziosamente si è spostato per far spazio al mio corpo… una gentilezza morbida… il mio corpo ha occupato questo volume e il sostegno arriva… la fisica parla di vettori e forze, ma forse è davvero un’esperienza di amorevolezza… ehhh….
Che dici? Che posso chiudere questa visualizzazione?
Ma non ci penso nemmeno… io continuo a galleggiare a occhi chiusi… e sai che ti dico che ora a poca distanza da me c’è un signore anziano… mi sorride…
… Mi sa che è Archimede che si gode anche lui questa rilettura del suo enunciato… E forse anziché mettersi a correre nudo per la città gridando “Eureka” se ne resta anche lui a mollo…. 🙂
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Franca Errani
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