Ciao, cari “sé interiori” che abitate i vasti e in gran parte inesplorati continenti della psiche mia e altrui! Accanto a voi, sensibilissimi, vi sono altri aspetti diversi e importanti, ma in questa letterina mi rivolgo a voi – a voi di me e di tutti gli altri che leggeranno queste righe…
Ci sono due ragioni per cui mi siete tanto cari: innanzitutto perché siete davvero aspetti interiori preziosi, capaci di empatia, percezioni raffinatissime, attenzioni delicate, sensazioni accurate riguardo alle relazioni, da quelle più intime a quelle più distanti che sono in ogni caso degne di rispetto, attenzione e correttezza. Anche la relazione con la natura e con gli animali ha bisogno di voi! Quindi, anche se a volte siete non solo sensibilissimi ma anche ipersensibili e questo può causare danni, nessuno di noi umani può fare a meno delle vostre qualità.
Poi, siete cari perché, per imparare a gestire l’enorme sensibilità che portate, io come tanti altri (anche tra coloro che ci leggeranno!) ho investito enormi quantità di denaro in terapie, percorsi di crescita personale ed evoluzione interiore, in counseling filosofico, relazionale, corporeo e metafisico! Per non parlare dei libri letti e riletti e sottolineati sui temi delle profondità psichiche e del valore della vulnerabilità. Insomma, un piccolo patrimonio che però ha dato i suoi frutti, perché ho imparato sempre meglio a riconoscervi, onorarvi, accogliervi e chiedere il vostro sostegno quando serve. Tanto che ho creato una Scuola che si occupa anche di questo. Ah ah! Tutto ciò è cosa preziosa, cari, sensibilissimi sé!
Quando non siamo coscienti della nostra natura sensibile – spesso ipersensibile – diventiamo preda di voi, cari sé interiori delicati e percettivi, e rischiamo di farci del male… di offenderci eccessivamente, di non saperci proteggere, di lasciarci invadere – o anche di invadere senza rendercene conto; di affezionarci troppo rispetto a relazioni che richiedono una maggiore distanza, per poi soffrire come dannati a ogni abbandono; rischiamo di stancarci troppo, di fare troppo, di pensare troppo e financo di mangiare o fumare troppo. Insomma, cari sensibilissimi sé, preziose risorse di intelligenza delicata, di intuizioni leggere, di visioni straordinarie… non potrei, non potremmo mai fare senza di voi! Tuttavia, non possiamo farci travolgere da voi. Stare in equilibrio tra la vostra sensibilità intensa e vibrante e altri aspetti più solidi, pragmatici, radicati alla terra, presenti in modi più forti rispetto al mondo… beh questo si impara strada facendo.
Franca Errani
Deliziosa, come sempre. Ciao Franca. Charles
Che disastro che sono, intendo nella gestione di queste pagine! Sai che vedo questo tuo commento solo ora? Spero che un "GRAZIE" un anno dopo arrivi comunque con il suo carico di freschezza. 🙂 Un abbraccio, Franca