Sabotatori dal passato o dal futuro

da | Set 16, 2018 | Blog, In primo piano | 0 commenti

Rimpianto, rancore; ma anche attesa, fantasia: queste energie possono essere risorse o sabotatori della nostra vita… 

I Sabotatori in gran parte si dividono tra due tipi: quelli del passato e quelli del futuro. 

I Sabotatori dal passato

Sono quelle parti di noi ci fanno rivolgere al passato facendocelo vedere o come un Paradiso Perduto o come un Inferno che ancora ci trattiene. 

Alcune espressioni tipiche:  Ah se solo se… Se solo avessi scelto quel certo fidanzato, se solo avessi frequentato quel certo percorso di studi, se solo avessi accettato quel lavoro – o non avessi abbandonato quell’altro… 

Questo è il gioco del Rimpianto: “la” scelta giusta non l’ho fatta allora, e guardo al mio presente attraverso la lente grigia del Rimpianto. Naturalmente non riesco neppure a vedere le occasioni positive che la vita mi offre.

Altre espressioni riguardano sentimenti ancora più scomodi: “Certo che non posso farcela, con quello che ho passato in famiglia, tu non sai che genitori che ho avuto…” .

Qui l’energia che emana è spesso Rancore. Le ragioni del mio fallimento attuale, delle mie incertezze, dei miei problemi emotivi sono là, in quell’Inferno (reale o meno) che fu il mio passato. 

Attenzione: non voglio sminuire la pena di un passato doloroso e difficile. Ma quando si continua a esporlo come causa di tutto quello che ci  accade ora, c’è un meccanismo bloccato dentro di noi. Ci sono parti di noi che sabotano il nostro desiderio di avere una vita serena, riuscita – qualsiasi cosa voglia dire per noi. 

Questo meccanismo va portato alla luce!

Infatti, quanto più questo meccanismo è nascosto, tanto più il potere sabotante è grande: in tal caso questi movimenti verso il passato possono essere così continuativi da ridurci vittime di un mondo che ormai esiste solo nelle nostre fantasie. Sabotiamo per punire, per giustificarci, per non confrontarci con la nostra responsabilità. 

E intanto il tempo di “Qui e Ora” manco lo vediamo, ne perdiamo il potenziale di guarigione,  il potere creativo, le opportunità e la rigenerazione. 

In questo movimento interno sabotante, il ruolo del Critico introverso ed estroverso è molto potente. Altri aspetti che ci sabotano in questo gioco sono la Vittima, l’Innocente, il Bambino Abbandonato, le parti Punitive… 

Uscire da questi schemi fa recuperare un sacco di energia che possiamo mettere a disposizione della nostra Vita, che è quella che si svolge momento per momento. 

I sabotaggi legati al futuro

Vi sono anche alcuni tipici sabotaggi che hanno a che fare con gli aspetti che “stanno” troppo nel futuro. 

Per esempio gli aspetti adolescenziali “magici” dentro di noi, che amano fantasticare di “quanto sarà bello” quando … arriverà la persona giusta per noi; vinceremo la lotteria; ci sarà quel certo cambiamento … Viviamo nell’attesa, nel sogno. Una deliziosa pigrizia ci invade quando lasciamo troppo spazio a questo tipo di energie; i giorni passano, il tempo scorre, nulla accade. 

Un altro tipo di sabotaggio è l’eccesso di progetti: in questo caso è l’intuizione a farla da padrona, la fantasia. L’intuizione “vede” le potenzialità, ciò che è ancora invisibile, si entusiasma facilmente e ci fa valutare in termini di istanti, ore e minuti la fattibilità di progetti che invece richiederebbero giorni o settimane o mesi. 

La creatività di ogni singolo progetto sembra facile e bellissima. Però i progetti sono troppi, saltelliamo dall’uno all’altro dissipando in questo modo l’energia creativa che abbiamo a disposizione. 

Perché vi è una “legge” energetica che dice che ogni progetto ha una “certa quantità” di energia a disposizione per essere realizzata…

Questi modi di pensare il futuro sono sabotanti. In giusta dose, l’intuizione è un motore formidabile per creare energia: ci dà la visione, l’entusiasmo, il carisma. Ma poi ha bisogno di energie più pratiche, metodiche e costruttive. 

Vi riconoscete in questi schemi? Vi sono altri aspetti che riconoscete capaci di farvi dissolvere l’energia del futuro?

Un esercizio: la linea del tempo

Per sperimentare in modo più profondo questi sabotaggi puoi usare la “linea del tempo”: traccia una linea immaginaria dietro e davanti a te. Il punto in cui ti trovi è il punto del Presente. Dietro di te vi è il Passato, e davanti il Futuro. Vai indietro nel tempo, lentamente, ascoltando i segnali del tuo corpo… lasciati arrivare le immagini di momenti in cui ti sei sabotato. Che tipo di ricordi ti arrivano? Fai la stessa cosa muovendoti verso il futuro… Percorri la linea più di una volta se necessario.

Trascrivi sul tuo quaderno la tua esperienza e le tue riflessioni.

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Che ne dite? 

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Franca Errani

 

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